giovedì 25 settembre 2008

Marco Bianchi - Montagne con la vetta


" ... ogni essere umano durante la vita cerca di comprendere il senso e lo scopo dell'esistenza. Il "come" non ha molta importanza e, probabilmente, esistono tanti modi quanti sono gli uomini sulla Terra. Le montagne sono uno di questi "come", una possibile via verso la verità... "

"... la scalata all'Everest mi ha però confermato una volta per tutte la mancanza di un punto d'arrivo. Dopo quella salita ho ricordato la parabola di sant'Agotino del bambino che voleva mettere il mare in una buca nella sabbia utilizzando un cucchiaio. Perchè poi, nonostante un'apparente inconcludenza, senta di dover continuare in questa direzione, è un mistero anche per me..."

"... La vetta è un luogo unico e perfetto. E' il luogo dove convergono tutti i punti e le linee, dove si fondono le creste, le pareti e i canaloni. Un centro di raccolta, unione e perfezione. L'energia della vita, il moto del cosmo, l'essenza dell'essere, si trovano concentrati su quei pochi metri quadrati di neve o roccia... appena ho raggiunto la cima dell'Everest ho potuto osservare con un rapido sguardo circolare la congiunzione delle tre grandi creste. Le creste sud-est, ovest, e nord-est, terminavano morbidamente sulla neve dove mi trovavo. La grande montagna aveva fine. Le sue linee principali penetravano in me. Mi avvolgevano, mi rendevano parte del mondo stesso... "

" ... taglia un pezzo di legno e io sono lì, solleva una pietra e lì mi troverai ..." (Gesù)

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