giovedì 26 febbraio 2009

I soldati

Sembra che ci sia una guerra in corso tanti sono in giro in divisa... il servizio di leva dura tre anni (TRE ANNI!), riguarda sia i ragazzi che le regazze e non si può rinviare (neanche per motivi di studio!)... l'età media dei soldati è quindi molto bassa... ho visto una soldatessa in divisa che sulla borraccia aveva disegnato dei cuoricini, non è infrequente vederli armeggiare (oltre che con il kalasnikov che è più grande di loro) con i loro telefonini che si mandano SMS tra loro...



Non mollano mai le le loro armi (mai!), gli unici momenti in cui se ne separano sono per la preghiera comandata ... allora pescano una persona a caso che rimane fuori dalla sinagoga per fare il "piantone" ... un ignaro passante potrebbe pensare che abbiano allestito un mercatino di armi ...



Ah! Ricordo quando - diciottenne - mi arrivò la cartolina di leva: ho rinviato per studi, poi hanno abrogato l'obbligo di leva. Un vero sollievo... mi sembrava di aver guadagnato 15 mesi (tanto durava la costrizione militare).

Siccome poi la guerra, il più delle volte, non si manifesta in uno scontro armato (anche se è facile vedere buchi di pallottole nei muri) ma bensì attraverso uno stato di tensione sociale che ha imprevedibili e (ahimè) nefaste coseguenze non c'è da meravigliarsi se questi ragazzi hanno uno sguardo che è tra l'annoiato e lo spaventato...



... molti di loro diventano depressi, si rifugiano nelle droghe, al termine dei tre anni molti di loro partono per l'India per cercare la pace "a modo loro" e ogni anno nell'esercito avvengono numerosissimi aborti...

Il muro

E' alto 9 metri ed è di cemento armato. Mi ricordo, tanti anni fa, quando alla falesia di Galbiate riuscivano i primi 6a onsight e mi sembrava di essere un arrampicatore forte.



Sbuca direttamente dalle case. Se ti avvicini muori, se lo tocchi muori tra atroci sofferenze. I graffiti glieli hanno fatti mentre lo costruivano, mentre i gavettoni di vernice li hanno tirati dopo, assieme alle pietre.



Sfortuna vuole l'area recintata (con i suoi 30.000 abitanti) sia prevalentemente in collina e lo sguardo può spaziare a chilometri di distanza. Già ci sono alcuni bambini che non sono mai usciti da qui e sono condannati a restarci.



L'ultimo kamikaze che si è fatto esplodere al check point era una ragazza di vent'anni disperata e madre di due bambini. Da allora i controlli si sono irrigiditi e sono diventati estremamente frustranti per coloro che quotidianamente devono uscire per lavorare. In seguito un altro kamikaze ha simulato un infarto e si è fatto esplodere fuori dalle mura mentre lo portavano in ospedale.

Per motivi di sicurezza possono chiudere il cancello in qualsiasi momento e per tempo indeterminato: chi deve uscire quotidianamente per recarsi al luogo di lavoro diventa conseguentemente poco puntuale e prima o poi viene licenziato.... ma non c'è nessuno che muore di fame qui dentro... il disagio c'è ma non è economico.



I graffiti che ci sono nella parte interna fanno paura ... invece nella parte esterna hanno appeso delle coloratissime fotografie dei posti più turistici e in corrispondenza del check point c'è addirittura la scritta "Peace & Love"...



Padre Vincenzo ci dice che gli abitanti vivono un disagio così profondo che pian piano gli appartenenti ai vari gruppi religiosi stanno modificando le proprie abitudini come non si è mai verificato prima nella storia... da quando c'è il muro hanno iniziato a registrare violenze sulle donne, i negozi di alcolici si sono incrementati. Padre Vincenzo ci dice che i musulmani hanno iniziato a sguire le telenovelas in tv: una decina di anni fa questa cosa sarebbe stata inconcepibile...



La ragazza-soldato che mi controlla il passaporto al check point mi stupisce per la scrupolosità con cui esamina i nostri documenti... avrà più o meno vent'anni, ha un telecomando in una mano e il mitra nell'alta. Il giubbotto antiproiettile che indossa pesa 15 chilogrammi e nella guardiola d'estate ci saranno almeno 50 gradi... e poichè è certo che prima o poi (è solo questione di tempo) un attentato ci sarà è facile immaginare quanto quanto questi soldati di leva siano frustrati ...

Jalla! Jallaa! Jallaaa!!!















Grazie Emanuela !!


Grazie Marcello !!

martedì 24 febbraio 2009

Rischio Valanghe 3



... e non poteva mancare il saltino finale!

martedì 10 febbraio 2009

Lezione di Sci

Il maestro di sci e il suo allievo ...



Riprese ovviamente da vomito... tutte traballanti... ho anche dimenticato a casa la mia sciarpetta e ho la mandibola congelata con conseguente voce "a scatti"...



Grande Christian! Grazie! a Presto!

Valanga

...poco prima del confine italiano oltre alla neve che cade copiosa non c'è assolutamente movimento... tutto è deserto... silenzio di tomba... persino il bar che non ho mai visto chiuso ha la serranda abbassata... "Che facciamo?? passiamo o ci fermiamo??", chiedo non vedendo nessuno nelle guardiole della guardia di finanza...


Appena passato il confine invece hanno addirittura mobilitato l'esercito... è pieno di militari in divisa con badili in mano intenti a spalare.... oltre che a mezzi spalaneve efficientissimi.... quando passiamo ci guardano come se fossimo matti a muoverci con questo tempo...


Facciamo inversione e torniamo a casa sconsolati... il passo è chiuso, ha nevicato troppo. La neve sulla strada si può rimuovere, certo. Ma il pericolo di slavine sulla strada è troppo alto... il paese poco più avanti (350 abitanti...) è isolato... non avevo mai sentito nulla di simile... faccio solo qualche foto alla valanga caduta sulla strada, mai visto nulla di simile...

Per oggi missione fallita.... del resto lo sapevamo prima di partire... ma è stato bello lo stesso...

IceClimbing 2009










Enrico Camanni - L'ultima Camel Blu


"...superando il portone di casa e aspirando il sapore di cena dell'androne, in quell'attimo che precede il distacco dal mondo di fuori e anticipa la consuetudine domestica, ripensò alle parole di Sant'Agostino: "E gli uomini non se ne vanno ad ammirare gli alti monti e i grandi flutti del mare e i larghi corsi dei fiumi e l'immensità dell'oceano e le rivoluzioni degli astri, ma trascurano sè stessi." ... (p.136)

martedì 3 febbraio 2009

Marinaio per un giorno...

Bocche di fuoco per i siluri:

Elica:

Nonostante la giornata sia stata metereologicamente ottima non la definisco certo un giorno sprecato di alpinismo... specialmente quando guardo la strumentazione del quadro ufficiali:

Guardando dall'interno all'esterno attraverso la garritta di emergenza:

Sala di comando:

Cuccette dell'equipaggio (12 brande per 25 marinai!), tavoli e le quattro camere di lancio:

La guida-accompagnatrice mi guarda e un po' seccata esclama: "Anche se non tocchiamo tutti i tasti ed evitiamo di girare tutte le valvole...". Imbarazzatissimo, guardo l'ultimo tasto che volevo schiacciare con aria subdola e faccio fatica a contenere il desiderio irrefrenabile di premerlo...