giovedì 24 settembre 2009

Erik Weihenmayer - In vetta a occhi chiusi

Nella prima metà del libro Erik descrive la sua infanzia, la sua giovinezza, il progressivo decadimento dei suoi occhi che lo porterà alla completa cecità, la sua
rabbia per non poter più vedere...

..."Cosa ti manca di più adesso che sei cieco?" [...] "Mi mancano i volti delle persone" dissi " mi manca il fatto di poter guardare una persona negli occhi e vedere la sua espressione mentre passa dalla tristezza alla felicità, dalla rabbia alla gioia". (p.133)

Poi, crescendo, scopre il mondo della montagna e ne rimane affascinato. Pian piano inizia ad accettare la sua condizione che inizia a non considerare più come limite, anzi...

... " ... mi resi conto che arrampicarmi goffamente su sentieri pieni di sassi o trascinarmi su ghiacciai aveva un significato molto più profondo di quel che avessi immaginato. Nonostante fossi cieco, e lo sarei stato probabilmente per tutto il resto della mia vita, avevo la possibilità di insegnare qualcosa alle persone che erano intorno a me, nè con le parole, nè con le intenzioni, ma con le azioni... " (p. 169)

... inizia così a scalare le montagne più alte della terra. Ecco cosa gli dice Warren Hardling, fortissimo alpinista apritore delle storiche vie in Yosemite:

"Devo ammettere che hai del coraggio a scalare quel mostro senza vedere un accidente. Sai cosa farei io se perdessi la vista?". "Cosa?" gli chiesi. "Niente!" sghignazzò Warren. "Proprio niente. Avrei finalmente il pretesto che ho sempre desiderato per diventare il buono a nulla che ero destinato ad essere!". (p.303)

Un libro pieno di perle, scritto da una persona che non si è rassegnata ai propri limiti:

..."... la vetta non è solamente un posto nei nostri cuori e nelle nostre menti. E' un frammento di un sogno che si avvera, la prova inconfutabile che la nostra vita ha un senso . La vetta è un simbolo, la dimostrazione che con la forza della nostra volontà, delle nostre gambe, della nostra schiena e delle nostre mani, possiamo trasformare le nostre vite in ciò che vogliamo... (p. 397)

Qui il messaggio che Jon Krakauer gli indirizzò prima della spedizione di Erik sull'Everest:

... " ... non sono per nulla entusiasta della tua spedizione sull'Everestla prossima primavera. Non che io metta in discussione le tue capacià di raggiungere la vetta. Hai già dimostrato di possedere tutte le qualità necessarie per farlo. E' solo che non credo che tu possa arrivare in cima a quella particolare montagna senza correre dei rischi enormi... "

Qui il commento di Jon Krekauer al libro (??!!!??!!!????!?!!?!!?!?!):

... " ...Un esempio per i non vedenti e anche per molti di noi che ci vedono benissimo... "

A pag. 442 è citato Simone Moro per un salvataggio sul Lhotse nel 2001 che gli costò la vetta.

Grazie a Christian per il consiglio !

Brenta - Bocchette Alte

Per fare il liquore di Genepy bisogna essere un po' scienziati ...

... tutto è complicato dal fatto che la pianta di Genepy può essere maschio o femmina ...

... il risultato migliore si ha insaporendo l'alcool con la pianta maschio ...

... purtroppo (Ahimè!) per capire se una pianta è maschio o femmina bisogna assaggiare il prodotto finito: se è buono la pianta era maschio, altrimenti femmina.

Splendidi posti, splendida la compagnia degli amici del CAI di Legnano.

giovedì 10 settembre 2009

I conquistatori della Fessura Kosterliz

Io non riesco neanche a partire...

... Davide riesce almeno a staccarsi da terra... Guido anche ...

... siamo ormai tristissimi e demoralizzati ... la fessura ci ha sconfitto ...

"Lasciate fare a me! Provo io!" interviene Teo ...

... ed è con grande utilizzo di artificialismi, friends triplicati, staffe, guantini "modificati" e tempo infinito finalmente il temutissimo tiro è sconfitto!

... torniamo a casa soddisfatti.

mercoledì 9 settembre 2009

Il Nautilus

... sembra che la natura si sia sbizzarrita e abbia concentrato su questa via le forme più strane...
per la gioia degli scalatori, ovviamente!
... quando arrivo al terzo tiro sento Guido che parla con Davide... la sua voce ha una eco strana, quasi inquietante ... bisogna infatti entrare nel camino strettissimo per risalire...

... all'interno del camino non ci sono appigli, è una frattura netta profondissima ... bisogna trovare la giusta opposizione per risalirlo ... solo che è più lungo del perone e più corto del femore ... impieghiamo quasi un'ora per uscirne ... ed è solo un III grado!!


" ... forza Teo! ... "

... una via dura ma spettacolare! Geometrie fantastiche!


Grande Davide che tira da primo proteggendosi sul primo diedro, bravissimo Guido sull'ultimo tiro durissssssssssssimo!

Una nuova perla nel salvadanaio. A presto Valle dell'Orco!!

martedì 8 settembre 2009

Spigolo Vinci Integrale

Se trovare i compagni di cordata è una cosa difficilissima, trovarne due è una cosa eccezionale! Se poi i due compagni coincidono con due amici cari e il progetto che condividiamo è una via da sogno, allora devo proprio considerarmi fortunato!

... " ... Si ... quel libro di Noccolò Ammaniti ... parla di uno che da Roma va in India ... costruisce acquari ... alla fine viene mangiato da un pesce ... una storia da delirio! Bellissimo!" ... "Urka!" ... " ... Si ... gli era caduto l'obiettivo Fish Eye nel fiume ... solo che l'acqua era così limpida che appena asciugato l'obiettivo era come nuovo ... non si era affatto rovinato perchè l'acqua non aveva la minima impurezza ... " ... "Cacchio!" ...

... quando attacchiamo la via è mattina presto e fa fresco.
Anche se ci aspettano 22 tiri di corda e 12 ore in parete sono tranquillissimo, certo di essere in buona compagnia.

Davide.

Christian.

..."...Ragazzi... ho portato da mangiare la cosa più buona del mondo!..."



Quando siamo in vetta il sole sta già calando... dobbiamo sfruttare gli ultimi raggi per trovare le soste di calata e arrivare al rifugio...

... quando partiamo del rifugio per scendere a valle è già buio pesto ... siamo illuminati dalla luce delle frontali e dalla luna piena ... ci fermiamo solo un attimo a riposare e spegnamo le nostre luci ... nel silenzio della notte contempliamo i profili delle montagne e la stellata meravigliosa che è sopra di noi ... gli amici cari accanto a me ... istanti che fotografo nella mia mente e che mi daranno nuove energie nei momenti bui... che giornata! che cordata!

Una gratitudine immensa per Christian e Davide che hanno contribuito alla riuscita anche di questo sogno...

...cos'altro manca in questa notte magica?

..... Ahhhhh! La pisciata più bella della stagione!

lunedì 7 settembre 2009

Vacanze 2009

venerdì 4 settembre 2009

Italo Calvino - Le cosmicomice

Situato nella zona esterna della Via Lattea, il sole impiega circa 200 milioni d'anni a compiere una rivoluzione completa della Galassia ...

Esatto, quel tempo là ci si impiega, mica meno, - disse Qfwfq - io una volta passando feci un segno in un punto dello spazio, apposta per poterlo ritrovare duecento milioni d'anni dopo, quando saremmo ripassati di lì al prossimo giro. Un segno come? è difficile da dire perchè se vi si dice segno voi pensate subito a un qualcosa che si distingua da un qualcosa, e lì non c'era niente che si distinguesse da niente; voi pensate subito ad un segno marcato con qualche arnese oppure con le mani, che poi l'arnese o le mani si tolgono e il segno invece resta, ma a quel tempo arnesi non ce n'erano ancora, e nemmeno mani, o denti, o nasi, tutte cose che si ebbero poi in seguito, ma molto tempo dopo...

(da Un segno nello Spazio)