venerdì 14 marzo 2008

Il maestro magro - Gian Antonio Stella



..."E' una vecchia legge. Fatta ai tempi del Fascismo, credo. O forse prima ancora. Non sono in tanti a conoscerla, ma da noi del mezzogiorno è stata usata abbastanza. Io stesso l'ho già usata una volta. Fu fatta per combattere l'analfabetismo. Sa che sono ancora sette milioni e mezzo gli Italiani che non sanno leggere e scrivere? Dice dunque questa legge che se un maestro disoccupato riesce a mettere insieme una classe di persone adulche che non sanno nè leggere nè scrivere, può chiedere di occuparsene e ha diritto ad uno stipendio. Certo, non uno stipendio intero. Fatichi, a mangiarci. Mica per altro la chiamano "la legge dei maestri magri". "... (p.44).

"...affari?""Sì, facciamo uno scambio: lei viene a suonare alla festa di San Martino e poi ad aprile al matrimonio di mio fratello Marieto, vicino a Pila, e noi le diamo tre donne e mio cognato Bepi.""Non ho capito""Non deve metter su una classe? in cambio della musica nei giorni che le ho chiesto gliene do quattro di scolari. Oh! Gnanca on scheo! D'accordo? Gnanca on scheo!" ... (p.58).

Bravo Gianantonio!
... un libro da consigliare ad un amico ...

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