mercoledì 16 febbraio 2011

Umberto Eco - Il cimitero di Praga


... " ... sia chiaro, caro Simone, gli spiegava, passato ormai al tu, io non produco dei falsi, bensì nuove copie di un documento autentico che è andato perduto o che, per banale accidente, non è stato mai prodotto, ma che avrebbe potuto e dovuto esserlo. Sarebbe un falso se io ti stilassi un certificato di battesimo da cui apparisse, perdonami l'esempio, che sei nato da una prostituta in quel di Odelago Piccolo (e ridacchiava felice di quell'ipotesi umiliante). Non oserei mai commettere un crimine del genere perchè sono un uomo d'onore. Ma se un tuo nemico, faccio per dire, aspirasse alla tua eredità e tu sapessi che costui non è certamente nato né da tuo padre né da tua madre, bensì da una cortigiana di Odalengo Piccolo e che ha fatto scomparire il suo certificato di battesimo per aspirare alla tua ricchezza, e tu mi chiedessi di produrre quel certificato scomparso per confondere quel malvivente, io aiuterei per così dire la verità, proverei quello che sappiamo sia vero, e non avrei rimorsi ... " ... (p. 104)

... " ... Sì, aveva detto rabbi Isascher, quando saremo gli unici possessori di tutto l'oro della terra, la vera forza passerà nelle nostre mani... " ... E' la decima volta, aveva ripreso la tredicesima voce, dopo mille anni di atroce e incessante lotta coi nostri nemici, che in questo cimitero si riuniscono, attorno alla tomba del nostro rabbino Simeone Ben Jehuda, gli eletti di ogni generazione del popolo d'Israele. Ma in nessuno dei secoli precedenti i nostri antenati erano pervenuti a concentrare nelle nostre mani tanto oro, e per conseguenza tanta forza... " ... (p.244)

Nessun commento: