mercoledì 22 settembre 2010

Tiziano Terzani - La fine è il mio inizio

... un giorno a Delhi, nella più grande calura, io e la mamma passiamo davanti al Sai Baba Mandir dov'era appena finita una cerimonia. La gente usciva dal tempio e fra la folla c'era uno come me, un bell'uomo indiano con i baffi, avvocato, ingegnere, con una grande collana di fiori arancioni appesa al collo, che ci passò accanto mormorando qualche mantra ... ma con un sorriso, un sorriso così sereno, così beato [...] e i miei anni seguenti sono stati dedicati a scoprire cosa sapeva quel tale... (p.383)

... a proposito di Gandhi non abbiamo ancora parlato della non violenza ... ci sono tutti quegli orribili argomenti dei saggi, dei politici, secondo i quali la non violenza non funziona perchè "cosa avresti fatto con Hitler?" ... in verità, se rileggi Gandhi vedi com'era bravo. Voleva persino incontrare Hitler. Viene fuori la cosa sorprendente che Gandhi gli scrisse varie volte ma che gli inglesi intercettarono le sue lettere perchè non volevano che ci parlasse. Curioso ma è così. Diceva che le dittature cadono quando la gente non ci crede più, non obbedisce più. Niente più sta in piedi quando c'è la precisa volontà di non usare la violenza, di resistere contro la violenza con la non violenza: non fuggendo, non evitando il confronto, ma cercando il confronto... (p. 398)

..."...ma tu che che cavolo hai da insegnarci?" ... alla base della mia esperienza con i khmer rossi posso dirti che se uno ti punta un fucile in faccia, sorridi!" (p.434)

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