Bravo Paolo! ha tirato il grosso della via. E poi caratteristica comune a tutti gli alpinisti e non rifare mai la stessa via: le Alpi sono troppo grandi per ritornare sui propri passi... ma Paolo non è così, qui c'è già stato un anno fa ed è entusiasta come se fosse la prima volta! (che umiltà eccezzionale!) E poi ha questa bandiera della pace che si porta ovunque e sventola su tutte le cime che conquista, io non lo farei mai, una bandiera (seppur di seta) è troppo pesante da portarsi dietro...
Lungo la via conosco Carlo, uno svizzero di Ziel che parla Italiano: ah! che persona eccezionale! E conosco anche Hulli, di Monaco, parla inglese, la sera al rifugio non lo vedo arrivare e mi preoccupo un po'... ci sono delle luci in vetta e ormai è buio... BOH! vado a letto presto (che palle il nostro compagno di camera russa terribilmente!) e la sala da pranzo è sgombra... la mattina quando mi alzo sulla piazzola dell'elicottero ci sono una quindicina di materassi ... sono stati usati da coloro che sono scesi ad orari assurdi dalla vetta e non hanno trovato posto per dormire...
La strada del rientro è una palla incredibile... non passa un cazzo, questi sassoni... UARGH!, sto impazzendo, voglio scendere, voglio tornare a casa, voglio ripartire per fare un'altra via, magari con Paolo come compagno... hi! hi! hi!
Nessun commento:
Posta un commento