mercoledì 4 giugno 2008

I miei carissimi Amici - Aldo Anghileri



Toh! guarda un po' chi si vede!

Sembra il classico vecchietto scoppiato che ti sta dietro e ti mette apprensione mentre sali la tua via e non vuoi avere fretta... Quando passo ad Olindo il comando della cordata e sono in sosta attacco bottone con questo vecchietto dagli avambracci imbottiti di dinamite, scala a petto nudo e ha un fisico scolpito nonostante la sua età sia superiore agli anni miei sommati a quelli di Davide che divide la sosta con me.

Ma questo non è un vecchio scoppiato, scala bene, non esita, conosce la parete e i suoi aneddoti... mentre fa sicura al compagno con metodi da far rabbrividire un assiduo lettore dei manuali UUIAA scopro che è anche una persona alla mano, simpatica e spigliata. Quando si presenta capisco tutto: imprenditore di successo di una nota marca di abbigliamento di alpinismo di Lecco, ragno accademico, padre (e figlio!) di alpinisti di successo che hanno fatto la storia della Grignetta, del Civetta e del Resegone mi aiuta nella soluzione di un mistero che fino a poco fa era tabù tra gli arrampicatori: quale cazzo è la pianta urticante che fa venire irritazioni e che cresce solo su questa parete??????

Mi indica questa misteriosa pianta, si chiama ruta, mi fa paura solo a vederla, qui arrampico solo con pantaloni e maglietta a maniche lunghe per evitarne il contatto.... Aldo invece sale a petto nudo probabilmente oramai è immune al veleno urticante della ruta, o forse la ruta si sposta al suo passaggio per non essere a sua volta urticata da lui... Bah!

Aldo Anghileri, mio carissimo amico!


La ruta

1 commento:

Anonimo ha detto...

eh si mauro...per la prima volta ho conosciuto "uno di quelli su cui si scrive nei libri"...
ogni volta che leggo penso, chissà come sarà un alpinista eroico, mentre questa volta ce l'avevo proprio davanti!!
addirittura in un momento di sovraffollamento alla sosta, sotto il tetto della "Chiappa", ci ha pure cazziati perchè non gli lasciavamo spazio! alla faccia del vecchietto..
un grazie a mauro e olindo senza i quali non avrei potuto conoscere aldo anghileri!