giovedì 28 ottobre 2010

Notte all'Albert Premier

... "al massimo dormiamo fuori una notte" ... "... vuoi mettere ... stare a casa o dormine in quota?" ... "ma il meteo sarà pessimo!" ... "piuttosto che stare a casa ... " ... dopo tre ore di avvicinamento arriviamo al rifugio incustodito dove troviamo subito una spiacevole sorpresa ...


 ... non ci sono padelle in giro ("ma come?? sulla relazione c'era scritto che avremmo trovato tutto!!"), non possiamo quindi cucinare nulla e nemmeno farci un thé caldo ... ripuliamo quindi un portacenere in metallo dalle cicche che contiene e iniziamo a fondere un po' di neve con la stufa a legna (meno male che c'è un mezzo bancale semidistrutto) ... il risultato è un liquame dal gusto orribile che ci fa passare la sete ... intanto fuori inizia a soffiare il vento ... una bufera lunga tutta la notte!


... alle 3 e mezzo mi sveglio ... fuori un vento da paura ... Paolo misura la temperatura sotto le coperte in cui è avvolto ... 4 gradi ... l'ultima cosa che ricordo (prima di crollare definitivamente nelle mani di Morfeo) è l'ipotesi (fortunatamente scartata) di spaccare qualche panca in legno per alimentare il fuoco ... nel dormiveglia ogni tanto percepisco qualche risata di Paolo e Guido che, quasi fossimo circondati da ogni comfort, scaldano l'atmosfera con grande calore umano ... fuori intanto soffia il finimondo.

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