giovedì 11 febbraio 2010

Mauro Corona - Il canto delle Manere


... "compriamo la carretta" disse Augusto a Santo, "uno di quei camion BL, e diventiamo signori". "E chi lo guida?" domandò Santo . "qualcuno imparerà, sacramento, non vedo problema, paghimamo un giovane che vada a Maniago a imparare la guida. "Che storie sono? Non fate mai un cazzo se reatate fermi al chiodo. Non sapete guardar lontano, non voleta mai richiare, vi contentate sempre di quel poco che avete ... " (p. 141)

... l'inverno da molto tempo, era diventato amico dei boscaioli, gli dava una mano, quindi occorreva profittare e volergli bene. anche se era gelido e sempre puntato a muso duro da far paura, non faceva male. Sulla montagna, come sul mare, non c'è niente che vuole male agli uomini. Però basta che il mare o la montagna sbadigli faccia un colpo di tosse o stiri un poco le ossa come il gatto quando si slunga e sono guai per tutti ... (p.181)

...Santo sputò nell'acqua e disse: "Addio Vajont, è facile che non ti veda più ma non mi dispiace niente. Non voglio più vedere nissuno, nè acqua, nè boschi, nè montagne nè gente. Questo paese di merda mi fa schifo...." (p. 190)

... a Santo che ascoltava, gli girò i coglioni nel sentir discorsi ingarbugliati per na roba che lui stimava più che semplice. Allora avvicinò i due e li affrontò: "Volete che vi dica io perchè gli uomini scala le montagne?" "Sentiamo" rispose Raffaele". "Perchè sono là" brontolò Santo tirando una bestemmia. "Se le montagne non esistesse nissuno andrebbe a scalarle, come se non ci fusse alberi nissuna andrebbe a tagliarli". (p.261)

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