giovedì 26 febbraio 2009

Il muro

E' alto 9 metri ed è di cemento armato. Mi ricordo, tanti anni fa, quando alla falesia di Galbiate riuscivano i primi 6a onsight e mi sembrava di essere un arrampicatore forte.



Sbuca direttamente dalle case. Se ti avvicini muori, se lo tocchi muori tra atroci sofferenze. I graffiti glieli hanno fatti mentre lo costruivano, mentre i gavettoni di vernice li hanno tirati dopo, assieme alle pietre.



Sfortuna vuole l'area recintata (con i suoi 30.000 abitanti) sia prevalentemente in collina e lo sguardo può spaziare a chilometri di distanza. Già ci sono alcuni bambini che non sono mai usciti da qui e sono condannati a restarci.



L'ultimo kamikaze che si è fatto esplodere al check point era una ragazza di vent'anni disperata e madre di due bambini. Da allora i controlli si sono irrigiditi e sono diventati estremamente frustranti per coloro che quotidianamente devono uscire per lavorare. In seguito un altro kamikaze ha simulato un infarto e si è fatto esplodere fuori dalle mura mentre lo portavano in ospedale.

Per motivi di sicurezza possono chiudere il cancello in qualsiasi momento e per tempo indeterminato: chi deve uscire quotidianamente per recarsi al luogo di lavoro diventa conseguentemente poco puntuale e prima o poi viene licenziato.... ma non c'è nessuno che muore di fame qui dentro... il disagio c'è ma non è economico.



I graffiti che ci sono nella parte interna fanno paura ... invece nella parte esterna hanno appeso delle coloratissime fotografie dei posti più turistici e in corrispondenza del check point c'è addirittura la scritta "Peace & Love"...



Padre Vincenzo ci dice che gli abitanti vivono un disagio così profondo che pian piano gli appartenenti ai vari gruppi religiosi stanno modificando le proprie abitudini come non si è mai verificato prima nella storia... da quando c'è il muro hanno iniziato a registrare violenze sulle donne, i negozi di alcolici si sono incrementati. Padre Vincenzo ci dice che i musulmani hanno iniziato a sguire le telenovelas in tv: una decina di anni fa questa cosa sarebbe stata inconcepibile...



La ragazza-soldato che mi controlla il passaporto al check point mi stupisce per la scrupolosità con cui esamina i nostri documenti... avrà più o meno vent'anni, ha un telecomando in una mano e il mitra nell'alta. Il giubbotto antiproiettile che indossa pesa 15 chilogrammi e nella guardiola d'estate ci saranno almeno 50 gradi... e poichè è certo che prima o poi (è solo questione di tempo) un attentato ci sarà è facile immaginare quanto quanto questi soldati di leva siano frustrati ...

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