Oscar ha solo 10 anni, ma la sua vita sta già per finire. La leucemia lo sta uccidendo. E lui lo sa. Lo sa ma non può parlarne con nessuno, perché i grandi per paura fanno finta di non saperlo.
Nell’ospedale in cui il bimbo passa le sue giornate, solo l’anziana signora vestita di rosa, che va sempre a trovarlo, intuisce la sua voglia di risposte. E gli suggerisce un gioco: finge di vivere dieci anni in un giorno e scrivere a Dio per raccontargli la sua vita. Oscar ci sta: così si immagina di vivere a vent’anni, a quaranta, a novanta. A centodieci, dieci giorni dopo l’inizio del gioco, si addormenta. Ha lasciato un bigliettino sul comodino… cosa c’è scritto? Leggetevi il libro, ne vale la pena.
Nell’ospedale in cui il bimbo passa le sue giornate, solo l’anziana signora vestita di rosa, che va sempre a trovarlo, intuisce la sua voglia di risposte. E gli suggerisce un gioco: finge di vivere dieci anni in un giorno e scrivere a Dio per raccontargli la sua vita. Oscar ci sta: così si immagina di vivere a vent’anni, a quaranta, a novanta. A centodieci, dieci giorni dopo l’inizio del gioco, si addormenta. Ha lasciato un bigliettino sul comodino… cosa c’è scritto? Leggetevi il libro, ne vale la pena.
1 commento:
Caspita mio caro Inge, quanto leggi! e che libri, non c'è che dire...
bibi
Posta un commento